By: Anita Nuzzi Acceso: Dicembre 1, 2019 In: newsblog Comments: 0

Il rosso è uno dei colori dello spettro percepibile dall’ occhio umano, uno dei tre colori primari avente come complementare il colore ciano. Quando ho cominciato a dipingere da autodidatta, diversi anni fa, il rosso è stato il primo colore che ho steso su una tela.
Da sempre il rosso, simbolo di passionalità, possiede una valenza energetica espressa nelle più svariate forme, dal design alla moda, all’ architettura.
Discutiamo in primis del rosso in architettura.
In genere il colore in architettura ha la capacità di scavare e denudare una razionalità progettuale sconfinando spesso in un alto valore poetico. Può considerarsi una delle
 porte visive di chi realizza l’idea attraverso un progetto. Eppure il colore è spesso “tenuto a bada”, trattenuto quasi che l’intimità concettuale di una forma non debba essere enucleata e di conseguenza mostrata.
Nel tempo ho avuto modo di scovare ed analizzare varie opere progettuali in rosso. Mi piace, in questo articolo, soffermarmi su due esempi europei firmati dalla stessa mente: il Kilometro Rosso a Bergamo e la Serpentine Gallery a Kensington Gardens, Londra, realizzati dall’architetto Jean Nouvelle.

IL KILOMETRO ROSSO

Sorge a circa tre chilometri da Bergamo, lungo l’autostrada A4, e rappresenta uno dei principali parchi scientifici italiani, accreditato dal CENSIS come una delle prime dieci iniziative d’eccellenza per l’Innovazione in Italia. Sulla più importante arteria di comunicazione dell’Italia settentrionale, dietro un lungo muro di colore rosso che fiancheggia l’autostrada per circa un chilometro, si estende il Kilometro Rosso, firmato dall’architetto francese Jean Nouvel con importanti aree verdi e architetture firmate dai più grandi architetti internazionali destinate alle varie attività di ricerca. Il polo riunisce aziende, centri di ricerca, laboratori di sviluppo che lavorano in sinergia con istituzioni, università, istituti finanziari per sviluppare una rete di relazioni multidisciplinari e favorire il dialogo tra cultura imprenditoriale, accademica e scientifica. Ed è questo lungo muro rosso a segnare un confine silenzioso, uno spartiacque di intenti, un divisorio protettivo e quasi poetico tra la velocità del mondo di tutti i giorni e l’universo silenzioso della scienza, della sperimentazione, della ricerca.

LA SERPENTINE GALLERY PAVILLION 2010
La Serpentine Gallery, nei giardini di Kensington a Londra, nasce nel 1934 come padiglione del the e diventa nel 1970 padiglione permanente per le esposizioni di artisti. Ogni anno dal 2000 è realizzata una sorta di esposizione temporanea mediante la realizzazione di un padiglione temporaneo progettato da un architetto di fama internazionale che non abbia ancora realizzato un lavoro nel Regno Unito.
Nel 2010, per i festeggiamenti del 40° anniversario del Serpentine Gallery, Jean Nouvel realizza il Serpentine Gallery Pavillion 2010, una opera dall’immagine potente che si impone con forte decisione al luogo verde in cui sorge, attraverso un imperioso rosso fuoco che caratterizza l’opera per una altezza di circa 12 mt , quasi a rappresentare un omaggio passionale alla città di Londra, parecchio legata al colore rosso. Da osservare il contrasto certamente voluto tra la concretezza delle strutture metalliche e la leggerezza delle coperture.

Che poeticità in queste immagini… la forza del colore esaltata in solitudine, non trovate?

Nota= Tutte le immagini sono reperite dal web.

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